Libertà di stampa

 In MEDIA

Ecco cosa significa fare un’inchiesta bella, avvincente ed entusiasmante quando si ha la libertà di spaziare in lungo e in largo a piacimento, senza il proprietario (o formalmente il fratello del proprietario) che col fiato sul collo ti impone la scaletta!

È la prova che anche i giornali che definiamo di destra hanno professionisti, come Claudio Cerasa, in grado di incantare i lettori con la loro passione. Oggi il giornale diretto da Giuliano Ferrara ha dedicato l’intera prima pagina e un inserto di altre tre pagine alle dimissioni del CEO di Apple Inc. Steve Jobs.

Il racconto di Cerasa è molto coinvolgente – almeno per noi Apple addicted! – con un’interpretazione quasi religiosa della figura di Steve e della stessa sua azienda. Mi ha fatto ricordare anche di un bellissimo articolo scritto da Vittorio Zucconi quando il fondatore della mela morsicata annunciò la cooperazione con Intel e quindi la fine della netta separazione con il mondo all’epoca dominato dal sistema operativo di Bill Gates.

Ancora una volta Steve Jobs ha fatto parlare di sé, anche per una lettera di dimissioni, inventandosi anche il marketing del proprio congedo.

Ovviamente in rete sembrava più di leggere i coccodrilli per la sua morte e non commenti per il cambio al vertice della Apple. Ma era probabilmente inevitabile dato l’enorme seguito personale di cui gode l’imprenditore californiano.

E come non ricordare ancora quel meraviglioso discorso a Stanford, che riportai due mesi fa, come giustamente anche Cerasa nel suo pezzo di stamane pone in risalto.

Sono proprio contento di aver pagato i miei centotrenta centesimi per acquistare una copia de “il Foglio“: oggi se li merita proprio.

p.s. Chiederei a Ferrara, se avessi la possibilità, “non è più bello fare giornalismo anziché lo schiavo del padrone?”.

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