E il prossimo sarà bisestile

 In MEDIA

Fra qualche giorno, su tutti i portali e su tutti i giornali, ci sarà una sorta di riepilogo dell’anno che sta per chiudersi. Ho provato a chiudere gli occhi e a pensare a cosa ricordavo fosse successo durante il 2011. Ho pensato al mio breve tour in California ed all’amore sbocciato per la Bay Area; al terremoto in Giappone e alla centrale nucleare di Fukushima; ai referendum in Italia e alla fine del governo Berlusconi; alla scomparsa di Steve Jobs e all’iPad 2 che ancora non ho acquistato (sigh!); all’ultimo bagno al mare e alla mia seconda nipotina; alla crisi economica e al nuovo governo dei tecnici; alla primavera araba e alla fine di Gheddafi.

È singolare pensare a come la mente selezioni gli eventi tanto da non riuscire ad elencare molto più di questa mezza dozzina di argomenti. Ho pensato di farmi aiutare da wikipedia che alla voce 2011 ha un elenco enorme. Vediamo cos’altro è capitato: cominciamo da due notizie fresche fresche. Nel giro di due giorni sono scomparsi due personaggi diametralmente opposti: il dittatore nordcoreano Kim Jong-Il, fra gli ultimi folli esempi di dittatura di stampo comunista, e Vaclav Havel, primo capo di stato post comunista della Repubblica Ceca, separata dalla Slovacchia dopo la rivoluzione detta “di velluto“. Quando penso a quest’ultimo, presidente nel 1993, mi rendo conto in che bolla di sapone abbiamo vissuto noi in Italia, sopportando una lunga campagna elettorale, da 17 anni, all’insegna di un nemico, i comunisti, che sta forse solo in Corea del Nord!

Ricordando sempre gli scomparsi nel 2011, oltre al già citato e celebrato Steve Jobs, del quale mancheranno i suoi straordinari eventi minimalisti di presentazione dei nuovi straordinari prodotti della Apple, abbiamo Cesaria Evora, meravigliosa cantante di Capo Verde della quale conservo una straordinaria performance di Besame Mucho. Non c’è più nemmeno Socrates, indimenticabile campione della mia adolescenza, e neanche Mino Martinazzoli, primo segretario del Partito Popolare Italiano dopo il dissolvimento della Democrazia Cristiana. E fortunatamente non c’è più Osama Bin Laden, anche se i pacifisti ideologici antiamericani hanno storto il naso per come i Navy Seals hanno effettuato il blitz in Pakistan.

Se ne sono andati per sempre gli occhi verdi della gatta per antonomasia di Hollywood, Liz Taylor. E tanti tanti altri ancora.

Nel 2011 abbiamo appreso che l’Estonia ha adottato l’euro, l’Irlanda ha legalizzato le unioni civili (noto per inciso che l’Irlanda è un paese a stragrande maggioranza cattolica!) e il Brasile ha eletto presidente una donna, Dilma Rousseff, per la prima volta. Il Sud America si conferma un modello – per quella parte del mondo che si crede superiore, come l’Italia e i paesi più ricchi ed avanzati – per la partecipazione delle donne alla vita pubblica e direzionale del proprio paese. Dopo la Bachelet e la Kirchner, riconfermata due mesi fa, un’altra Presidenta.

Il 2011 passerà probabilmente alla storia per i fatti del Maghreb e per gli sconvolgimenti che stanno avvenendo nel mondo arabo. Sono caduti come i birilli Ben Ali, Mubarak, Gheddafi, amici stretti del nostro ex Primo Ministro Berlusconi e un altro suo intimo amico, Vladimir Putin, è dovuto ricorrere ai più biechi brogli elettorali per portare a casa una vittoria di misura nella Duma, il Parlamento Russo, in attesa dell’ormai consueta staffetta con Medvedev al Cremlino.

Il Belgio continua a non avere un governo e forse non ne sente nemmeno il bisogno! In Italia invece non si riesce a festeggiare degnamente nemmeno il 17 marzo, anniversario della proclamazione del Regno unitario!

Oltre al Giappone, che comunque ha terrorizzato tutti per le fughe radiottive, la terra ha tremato e provocato distruzioni anche in Neozelanda,   Birmania e Turchia, mentre  la natura, con l’uragano Irene, alla fine ha risparmiato New York, per la quale abbiamo assistito ad un’evacuazione degna di Noè.

Abbiamo assistito al matrimonio fiabesco di William e Kate, sebbene sarà ricordato, con fini meno romanzati e più voyeristici, per il lato B della cognata reale, Pippa.

In Spagna è nato il movimento degli Indignados, sebbene si sarebbe dovuto chiamare degli Enojados, gli incazzati. Qui in Italia abbiamo prontamente copiato, anche se nessuno si è sognato di mettere le tende a Piazza del Popolo … Si sa, il calduccio di casa propria (di proprietà, quella per la quale in Padania si farà sciopero dell’IMU!) è impagabile.

Il Papa polacco è stato beatificato, mentre Alberto di Monaco si è finalmente sposato … si fa per dire!

È nato un nuovo stato, il Sud Sudan, riconosciuto dalla comunità internazionale, mentre attendiamo ancora di conoscere quanto meno i confini della Padania, che dovrebbe inglobare la Baviera e la Svizzera, secondo il nuovo sussidiario in uso nella scuola della signora Manuela Bossi, la baby pensionata titolare della scuola elementare di formazione per giovani balilla verdi!

A Roma in ottobre abbiamo visto la città devastasta in meno di cinque giorni: prima dai black blocs  e poi da due ore di pioggia ….

Gli americani se ne andranno dall’Iraq il prossimo 31 dicembre, quasi nove anni dopo che Bush jr. aveva dichiarato conclusa la missione. Un passaggio di consegne un po’ lentino …

Nel profondo nord dell’Europa, in Norvegia, un pazzo di nome Breivik fa strage di giovani laburisti riuniti sull’isola di Utaya: per non farci mancare niente in Italia abbiamo avuto qualche leghista che ha anche simpatizzato per lui e le sue strampalate idee neonaziste.

Sempre in tema di manifestazioni e disordini abbiamo visto a ferro e fuoco intere aree di Londra, la vera capitale cosmopolita dell’Europa, la nostra New York.

Nello sport wikipedia ci aiuta a ricordare che il Milan ha vinto il suo 18° scudetto mentre il Barcellona la sua quarta Champions’ League; nell’altro emisfero, in Argentina, i vicini di casa dell’Uruguay vincono la Copa América proprio nello stadio Monumental di Buenos Aires, dove i guachos speravano di onorare la loro selección!

Purtroppo lo sport ha pianto Marco Simoncelli, giovane campione e speranza italiana nella MotoGP.

In TV invece ci sono state due novità molto piacevoli: la prima che è nato un programma multipiattaforma, Servizio Pubblico, e di questo – comunque la si pensi – dobbiamo essere grati a Michele Santoro. L’altra è che finalmente Augusto Minzolini non è più il direttore del TG UNO, giornale della rete ammiraglia della RAI devastato dalla faziosità del direttorissimo e dalla feroce concorrenza di Mimun sulla rete del biscione e soprattutto di Enrico Mentana, che fa un grandissimo prodotto, vero supplente del servizio pubblico che dovrebbe essere in capo alla RAI.

In campo tecnologico, oltre ad iPad 2, iPhone 4s, iCloud, OS X Lion e iOS 5 partoriti da Apple prima della scomparsa di Steve Jobs, abbiamo osservato l’acquisizione del ramo mobile della Motorola da parte di Google. Forse Big G adesso vuole controllare anche l’hardware oltre che il software, un punto a favore di Steve Jobs nella solita guerra fra sistemi aperti e sistemi chiusi. Adobe ha chiuso praticamente Flash, con buona pace di chi se la prendeva con Cupertino che non supportava, sui loro iDevices, il loro software. La Microsoft ha risposto con Internet Explorer 9 … s¡ lo so, non se ne è accorto nessuno!

Il CERN di Ginevra scopre che un fascio di neutrini va più veloce della luce e il Ministro Gelmini, con i suoi collaboratori, scopre l’esistenza di un tunnel fra Ginevra e il Gran Sasso che potrebbe risolvere i problemi del traffico di mezza Italia! Salvo poi capire che questo fantatunnel esisteva solo nella loro notevole capacità di immaginazione.

Infine, dulcis in fundo, nel 2011 – il 12 novembre precisamente – Silvio Berlusconi rassegna le dimissioni da capo del Governo e viene sostituito da Mario Monti in un governo di emergenza istituzionale. Era dal 1994, da quando il Cavaliere fu sfiduciato dalla Lega Nord e dal suo attuale amico Bossi che all’epoca lo definiva semplicemente mafioso, che non rassegnava le dimissioni senza aver perso le elezioni. Unanimemente il mondo ha salutato questa uscita come la fine di un’epoca, del ventennio berlusconiano e del traghettamento dalla seconda alla terza repubblica!

Sì probabilmente sarà così per la persona, ormai troppo anziana (75 anni) per potersi ricandidare nel 2013 ma non per la devastazione culturale che ha portato nel nostro paese. Con buona pace di Pier Ferdinando Casini che ieri, ai microfoni di Sky TG 24, sosteneva che la nascitura terza repubblica vedrà il superamento fra berlusconiani e antiberlusconiani, ho la sensazione che probabilmente sarà la generazione di mia figlia, fra venti anni, a debellare il virus che nel 1994 ha colpito le istituzioni italiane.

Per troppo tempo abbiamo dovuto sorbirci oltre a Berlusconi, anche personaggi come Tremonti, Brunetta, Sacconi, Gelmini, Frattini, Gasparri, La Russa, Stracquadanio, Mussolini, Santanchè puntualmente pompati da giornalisti prestati alla causa come Ferrara, Sallusti, Belpietro e Feltri. E purtroppo temo continueremo a sorbirceli.

Con buona pace di Monti e Napolitano, che hanno messo su un governo che quanto meno è separato nettamente dal Parlamento (a tal proposito condivido quasi per intero questo post di Odifreddi, evento piuttosto raro per me, scribacchino di questo blog), sono sempre gli stessi deputati e senatori a dover legiferare o vigilare sull’operato dell’esecutivo, la metà dei quali ha votato di credere che Silvio Berlusconi fosse veramente convinto che Karima al Marough, in arte Ruby Rubacuori, fosse la nipotina di Hosni Mubarak, all’epoca presidente egiziano.

Siamo arrivati quindi alla fine del 2011: immagino che fra qualche ora cominceranno le solite litanie se sia politicamente corretto augurare “Buon Natale“, senza turbare la sensibilità di quei cinque miliardi di individui che non sono cristiani, ignorando che forse – tra i due miliardi che si professano tali non tutti sono a conoscenza del perché, le chiese cristiane, festeggino il Natale. A me invece “Buon Natale” piace: il Natale è una festa gioiosa e poi deriva dal festeggiare la nascita di un Bambino. Comunque la si pensi sulla sua divinità, un bimbo che nasce è sempre motivo di gioia. E poi c’è la magia di Babbo Natale, delle luci dell’albero, del presepe, della felicità negli occhi dei bimbi quando scartano i loro regali. Dire semplicemente “Buone Feste” non ha la stessa magia! Cosa ci sia poi da festeggiare nella fine di un altro anno francamente non lo so! Diventiamo più vecchi, un altro anno in meno su questa terra … meglio augurarsi di vivere la magia del Natale, come quelle innocenti creaturine che si impegnano anche a scrivere chilometri di lettere al barbuto nonno del Polo Nord, con la speranza che almeno qualche desiderio, fra i mille espressi, si realizzi.

Questo blog si prende una bella pausa: sicuramente avremo molto da scrivere e commentare per i prossimi dodici mesi. Avremo un bel po’ da ricordare, ci saranno personaggi che se ne andranno, risposte che arriveranno, incertezze che permarranno.

Anche se l’unica certezza, per il 2012, è che purtroppo si lavorerà un giorno in più: il 29 febbraio!

Auguri a tutti.

p.s.: Piccolo aggiornamento dopo la prima pubblicazione del post. Con un irresponsabile ritardo ho letto soltanto ora le dichiarazioni di Marco Rizzo, grazie ad Alessandro Gilioli e al suo Piovono Rane. Ecco allora un post scriptum alla mia letterina a Babbo Natale: Caro Babbo Natale, l’unica cosa che ti chiedo, per il 2012, è che Pierluigi Bersani si tenga alla larga da questo nuovo partito (che nemmeno sapevo esistesse) “Comunisti Sinistra Popolare”. Poiché è l’anno di preparazione alle elezioni politiche generali del 2013, sempre che non vengano anticipate, ti prego porta un po’ di sale in zucca al PD e non li fare alleare con questi pazzi scatenati, come nel 2006. Non vorrei che ci si ritrovasse punto e a capo con un altro Unto dal Signore  per altri venti anni.

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