Catechismo ad personam

 In POLITICA

Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, continua imperterrito nella difesa della sua persona, respingendo la responsabilità politica (per il momento a lui non è contestato nulla di penale) della scelta dei collaboratori.

Come a suo tempo Antonio Di Pietro commentò il passaggio in maggioranza dei responsabili Razzi e Scilipoti, anche il Governatore Lombardo scomoda Gesù Cristo: “Anche Gesù ha sbagliato a scegliersi uno dei collaboratori, non pensiamo di essere impeccabili”, ha affermato all’inagurazione del Salone del Mobile a Milano.

Ora fino a quando è l’ex PM di Mani Pulite a scomodare il Cristo va bene: diciamo che non è il suo campo, la teologia! Ma il Presidente Formigoni, il maggior esponente politico di Comunione e Liberazione, dovrebbe ricordare a memoria che il catechismo gli ha insegnato di Non nominare il nome di Dio invano. E essendo lui sicuramente cattolico osservante sicuramente avrà chiaro che proprio il suo Dio, nella persona del Figlio, si fece carico della responsabilità di essersi scelto quel pessimo collaboratore e non si sottrasse al processo religioso dell’epoca che comunque portava ad una pena piuttosto severa.

Quindi caro Formigoni le tue dimissioni e il restituire la parola ai lombardi non sono proprio una pensa così severa: piuttosto farebbero finalmente un po’ di bene al famoso nord produttivo e operoso.

 

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