July, 11th 2012: The Knight returns! – Sogno di una notte di mezza estate.

 In POLITICA

La giornata di oggi è veramente storica! Per il trentesimo anniversario del Mundial spagnolo, penserete voi! Beh quello è il passato, bellissimo per noi bambini dell’epoca, ma ormai troppo in là nel tempo!

No, la giornata è storica per quello che il Corriere della Sera ha riportato a pagina 11 della sua edizione odierna e qui sul loro sito. Il Cavaliere ritorna in sella al suo cavallo rossonero e finalmente si riprenderà lo scettro perduto in autunno! Che bello! Si sentiva veramente la mancanza di un’atmosfera più rilassata dopo tutta la sobrietà che il Professor Rigor Montis (copyright Beppe Grillo) ha portato.

Che depressione, che pessimismo! Fra qualche mese tutto andrà a gonfie vele, i ristoranti si riempiranno di nuovo e non si troverà un posto a sedere sui voli per le maggiori località turistiche nemmeno a pagarli oro! Si comincia seriamente a pensare, tra i manager di Ryan Air di progettare addirittura delle soluzioni per far aggrappare un certo numero di passeggeri a maniglioni che scendano dal soffitto della cabina dei loro aerei, in maniera tale da trasportare molti più passeggeri di quanto attualmente un Airbus riesca a fare, e tutto ciò per venire incontro agli euforici turisti italiani che dalla prossima primavera, quando la crisi sarà ufficialmente finita e la nostra moneta non sarà più l’euro bensì la nuova lira, battezzata anche la Marina in onore della primogenita del Cav., torneranno a divertirsi in giro per la Penisola.

Finalmente gli italiani saranno tutti più felici a partire dal prossimo maggio quando tornerà a Palazzo Chigi, con una squadra di giovani guerrieri della libertà, capitanati dal futuro Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Giustizia Angelino Alfano, l’Uomo della Provvidenza, il bis-Unto dal Signore, il messia della nazione italica. Ministro per le Politiche Agricole, Forestali, Ambientali, Turistiche e Zootecniche sarà una giovanissima e sensualissima donna, l’On. Michela Vittoria Brambilla, che finalmente potrà apporre la sua scritta dorata su uno dei più bei palazzi della burocrazia su Via XX Settembre.

All’Istruzione tornerà a bordo di una super auto ecologica, funzionante a neutrini e a bosoni, l’On. Maria Stella Gelmini e finalmente scuola ed università troveranno il posto di prestigio che spetta loro nella nostra società, sfornando stuoli di figure professionali in linea con le maggiori richieste del momento nel mondo dell’imprenditoria: tronisti, comparse, figuranti e ballerine per le cene eleganti. Alla Gelmini saranno conferite anche le deleghe sullo Sport e sullo Spettacolo e sarà finalmente riconosciuto come sport olimpico (purtroppo soltanto a partire da Rio 2016) la gara di Burlesque, dove la specialità più difficile in assoluto sarà quella nella quale la concorrente si maschererà da Ilda Boccassini che cerca di sedurre l’avversaria a sua volta mascherata da Michelle Obama per la specialità lesbo, da Barack Obama o da Massimo D’Alema per la specialità etero.

Super ministro dell’Economia e delle Finanze, con speciale delega alla Funzione Pubblica (incarico già ricoperto con successo nella prima parte dell’attuale legislatura) sarà Renato Brunetta, che in collaborazione con il suo Vice Ministro Pietro Lunardi, teorico della convivenza e della connivenza, riuscirà finalmente a ottenere

l’ambito riconoscimento di Stoccolma, il Premio Nobel per l’Economia. Brunetta e Lunardi riusciranno laddove tutti gli altri economisti del passato hanno fallito in Italia, da Luigi Einaudi a Guido Carli, da Carlo Azeglio Ciampi a Tommaso Padoa-Schioppa, da Romano Prodi a Mario Monti. Riusciranno in un colpo solo a portare, unico paese dell’intero pianeta, il debito pubblico italiano a zero, mantenendo il pareggio di bilancio. In che modo Brunetta ci riuscirà? Ma semplice, realizzando i presupposti della teoria lunardiana dei lavori e dei servizi pubblici che nel 2001 l’ingegnere emiliano non era riuscito a esplicitare per la presenza di soliti oppositori comunisti: legalizzare la mafia e quindi portare il fatturato di Cosa Nostra, della Camorra, della ‘Ndrangheta e della Sacra Corona Unita all’interno del PIL, facendo quindi aumentare il denominatore del famoso rapporto con deficit e debito. L’accordo con le organizzazioni, ormai non più criminali, consentirà inoltre l’abbattimento del debito, secondo la strategia che i titoli di stato non si mettono più all’asta ma vengono remunerati con tasso nullo: semplicemente i Mercati e gli Investitori Finanziari devono, ex lege, acquistare titoli del debito pubblico italiano, a zero interessi. Chi si oppone verrà passato alla prima impresa italiana per fatturato, che si occuperà anche di recuperare il credito previsto.

Agli Esteri  avrà la sua chance di madrelingua inglese l’On. Nicole Minetti e grazie alla sua capacità persuasiva verranno evitate almeno due/tre crisi globali, secondo l’antico detto che tira più un pelo di … che un carro di buoi!

Ministro degli Interni, con delega alla Protezione Civile, sarà Guido Bertolaso, rientrando quindi in sella al suo giocattolino preferito, che si farà installare una sala massaggi ad personam in ciascuno degli uffici che si sarà fatto attrezzare, per meglio operare sul territorio, dall’isola de La Maddalena a Campo Imperatore, dall’Isola del Giglio all’Isola di Lampedusa.

Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale sarà invece un vero outsider: Matteo Renzi, impressionato dalla capacità di rinnovamento dello schieramento di centro destra e quindi prestato temporaneamente al Governo del Cav. per dimostrare che il passato è ormai alle spalle.

Si era pensato di rimettere Maurizio Sacconi in sella al dicastero di Via Veneto ma il Cavaliere in persona aveva posto il veto, scusandosi con Sacconi, ma giustificandosi per il fatto che l’ex esponente socialista, forzista e pidiellino sorride troppo poco, specialmente a Ballarò!

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio dei Ministri sarà l’on. Mara Carfagna. Proprio Berlusconi l’ha voluta in quel ruolo dichiarando che finalmente poteva avere una segretaria gnocca tutta per sé.

All’opposizione riusciranno a superare lo sbarramento del 4% solo i partiti di Casini, Bersani, Di Pietro e Vendola. E mentre il primo per amore della patria deciderà, essendo giovane, di partecipare anche lui al nuovo corso, accettando di fare il Presidente della Camera per un’altra tornata (anche perché gli stava scadendo il leasing per l’auto aziendale del suocero e necessitava di un’altra vettura) il segretario del Partito Democratico si sentirà tradito da Matteo Renzi, cadendo in una depressione che non si vedeva dai tempi di Alessandro Natta segretario del PCI. Quanto a Tonino noidellitaliadeivalori Di Pietro sarà raggiante alla prima seduta a Montecitorio di presentazione alle Camera del nuovo governo: finalmente ritroverà il nemico-amico di sempre e aveva una nuova ragione di vita. Il Presidente della Regione Puglia ritornerà a Montecitorio dopo la lunga esperienza di governatore, ma verrà subito stoppato da Casini al primo discorso ufficiale, perché andato fuori tema, con una delle narrazioni delle sue poiché – narreranno le cronache parlamentari – non si capiva una beneamata mazza!

Gli Italiani saranno tutti felici e contenti: chi avrà votato per il nuovo corso berlusconiano sarà ricompensato con un baccanale della durata di almeno dieci settimane, nonostante le vibranti proteste di Brunetta, prontamente spente dal suo vice che gli farà notare. seraficamente, ma “che cazzo te ne fotte a te, tanto c’è Matteo Messina Denaro che recupera il credito!“.

Chi ha votato invece le opposizioni, specialmente il PD, comincerà la solita litania, con girotondi e manifestazioni di piazza, sfidandosi nelle due specialità preferite: la prima, la sfida a chi è più di sinistra, vede una lotta intestina fra Vendola da una parte e Ferrero, del Partito di Ricostituzione della Rifondazione del Comunismo Italiano ma non Sovietico, dall’altra. Alla fine dell’ennesima pippa mentale verrà dichiarata nulla la partita.

Nella seconda specialità invece si sfideranno, i vari esponenti dell’opposizione, nella specialità sportiva preferita: la martellata sui coglioni che vedrà ovviamente come vincitore assoluto l’elettore del Partito Democratico, che all’uopo cambierà di nuovo nome in POI, Partito dell’Opposizione Italiana, che ha come scopo quello appunto di vincere … poi!

Dimenticavo: il nuovo Presidente della Repubblica sarà Emilio Fede, eletto al duecentottantunesimo scrutinio perfino coi voti dei grillini, esausti per il meccanismo di elezione del Capo dello Stato. Il nuovo inquilino del Quirinale nominerà Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Gianni Letta, ancora arrabbiato col Cav. che ha preferito la Carfagna a lui come segretaria del Consiglio dei Ministri.

Ghedini, Pecorella, Longo e Paniz verranno nominati Giudici Costituzionali per bilanciare la strabordante presenza della sinistra “comunista” nella Consulta. Ma Paniz, prima di lasciare il suo seggio alla Camera, riuscirà a portare a termine un exploit straordinario: far rilasciare all’anagrafe egiziana il vero certificato di Ruby Rubacuori. La ragazza in realtà non era affatto marocchina ma rapita ancora in fasce ad una coppia di egiziani in viaggio d’affari a Rabat. Venne poi affidata ad un fruttivendolo pregandolo di lasciare il paese, retto all’epoca da Re Hassan II, distruggendo il vero documento di nascita adesso in possesso dell’avvocato veneto, ove si attestava che il nome di quella bambina era effettivamente Karima el Mubarak, figlia di un fratello minore e segreto dell’ex rais del Cairo.

Naturalmente tutta questa vicenda verrà pienamente alla luce soltanto nel 2018 quando finalmente gli avvocati del Cavaliere saranno riusciti a far assolvere, perché il fatto non costituisce più reato per intervenuta legislazione, dall’accusa di concussione e di prostituzione minorile il loro assistito. Il Parlamento infatti riuscirà a fare approvare una norma che deroga il reato di prostituzione minorile a palpeggiamento semplice, quindi innocuo scherzo, qualora la ragazza in questione dimostri molti più anni di quelli riportati sul certificato di nascita e sia una strafiga. Per quanto riguarda invece la contestazione della concussione essa verrà completamente archiviata perché saranno giunte alla procure i veri documenti della famosa notte del maggio 2010 nella quale Berlusconi dovette chiamare da Parigi una sua amica brasiliana, di professione allietatrice di serate per uomini depressi e soli, per fare rilasciare Ruby. Nelle carte finalmente in possesso della procura si evidenzierà come mai e poi mai il Cavaliere esercitò pressione alcuna, né tanto meno abusò della sua qualità di Capo del Governo in quanto addirittura invitò ad una cena elegante i suoi interlocutori.

Il teorema quindi della Procura della Repubblica di Milano sarà definitivamente sconfitto, l’amore vincerà sempre sulla paura e sull’odio e gli italiani vivranno per sempre felici e contenti, difesi in saecula saeculorum dal loro Cavaliere senza macchia e senza paura.

p.s. gli attenti lettori avranno osservato che nelle file dell’opposizione non ho menzionato il MoVimento Cinque Stelle. Infatti il movimento capeggiato da Beppe Grillo otterrà circa il 20% dei consensi, portando a casa circa un centinaio di parlamentari. Dopo le prime settimane nelle quali il comico genovese comincerà a scalpitare pretendendo circa novemila euro al mese (la differenza fra l’indinnità di parlamentare e lo stipendio massimo fissato ex Grillis che è pari a tremila) i parlamentari grillini decideranno di mandarlo cordialmente a quel paese con una bella presentazione powerpoint e ritirandosi in un loro personalissimo Aventino, che non sarà il colle della Capitale, bensì un Internet cafè nei pressi di Monteporzio Catone.

Infine molti giornalisti parlamentari non saranno riusciti a raggiungere il Transatlantico rischiando che la legislatura finisca senza che essi si siano potuti accreditare come stampa parlamentare. Sono rimasti bloccati nella stazione Annibaliano della nuova (ora nel 2012) metro B1, fra il puzzo dei fritti del Mc Donald’s sovrastante e le urla del sindaco Alemanno, temporaneamente prorogato dal ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, in raccordo con il ministro per gli Affari Regionali e tenuto conto dell’opinione della Presidenza della Regione Lazio nonché degli eredi di Alberto Sordi.

p.s.p.s. Giulio Andreotti è ancora vivo e lotta insieme a noi

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