Conti che non mi tornano

 In MEDIA

Confesso che la polemica scambiata con il mio amico catanese, su Apple e dintorni, mi ha suscitato qualche spunto di riflessione.

Allora vediamo di aver capito bene quali sono i  reati che possiamo contestare a Steve Jobs e ai suoi pirati.

Nei primi anni ’80 hanno rubato l’idea a Xerox che per prima stava sperimentando il sistema operativo a finestre, producendo quindi il primo Macintosh.

Nel 2001 Jobs ha anche spudoratamente rubato l’idea di mettere della musica su un dispositivo mobile, l’iPod, cosa che tranquillamente si poteva già fare con i lettori mp3 dell’epoca. Poi che già vi erano hanno messo su iTunes Store, ma già i negozi che vendevano mp3 attraverso download erano stati inventati. Quindi anche qui un mezzo furto!

Nel 2007 fu presentato il primo iPhone, ma uno schermo con una fotocamera già c’era da tempo e lo produceva la Nokia. E poi non era neanche tanto migliore dei telefonini evoluti dell’epoca, tipo il mitico Nokia Communicator o i vari BlackBerry (Pearl su tutti).

Nel 2010 venne presentato iPad ma già da tempo esistevano i Tablet PC, come quelli di Palm azienda purtroppo ormai scomparsa del tutto. E anche qualche anno prima avevano fatto l’esordio dei PC con lo schermo reversibile a tavoletta che purtroppo non funzionavano molto bene in termini di riconoscimento della scrittura (ne provai personalmente uno HP).

I conti però non mi tornano: o Steve e i suoi andavano messi in galera oppure gli altri sono proprio fessi.

Cioè che pensavano di fare a Palo Alto, nei laboratori di Xerox, con quella straordinaria invenzione? Guardarsela tra loro? Chi si legge la biografia scritta da Isaacson sa che le cose andarono diversamente. Xerox aveva il proprio HQ sull’altra costa e a quei ragazzi dei Labs mancava una guida in grado di comprendere la portata storica del loro lavoro, forse ritenendo anche loro che il futuro fosse sempre e comunque nelle loro fotocopiatrici! Ottima visione del futuro, non c’è che dire! Non degli informatici, ma dei manager.

Quando venne presentato iPod e iTunes le case discografiche erano così tanto con l’acqua alla gola che implorarono Jobs di fare un accordo e accettarono anche la bestemmia (per quei tempi!) di vendere brani a 99 centesimi di dollaro. E singolarmente!

All’epoca tra le majors vi era una certa Sony, la cui divisione musicale non si parlava minimamente con la sorellina che faceva prodotti elettronici. Il risultato fu che l’azienda che aveva inventato il walkman e che quindi poteva contare su un vantaggio di posizione enorme perdette la partita sulla musica digitale proprio contro un’azienda che faceva solo computer e che cambio proprio per questo il suo stesso nome, da Apple Computer Inc. a semplicemente Apple Inc.

Anche qui se il Capitano Uncino di Cupertino doveva essere imprigionato per aver rubato l’idea del lettore e per aver sfruttato la fine di Napster (nonostante avesse proprio rischiato di perdere questa idea!), che fine avrebbero dovuto fare i dirigenti della Sony?

Sull’iPhone il discorso è più facile: semplicemente i telefonini fino all’iPhone, compresi quelli più cool dell’epoca della Nokia o di BlackBerry, erano ottimi telefoni, smartphone come si cominciava a dire. Ma l’iPhone era semplicemente bello e completamente diverso. Ricordo come se fosse ieri stuoli di commentatori stroncarlo per il solo fatto che non avesse la tastiera fisica! Se qualcuno adesso mi trova uno smartphone di livello con tastiera fisica gli faccio un monumento! “Ha solo il 2.5G”, si diceva in Italia. Peccato che in USA, all’epoca, il 3G non era molto diffuso e quindi non aveva certo senso immettere sul mercato un qualcosa che non avrebbe dialogato con la rete come avrebbe dovuto …

Poi venne l’iPad. Ah già, i tablet già erano stati inventati eppure non li avevamo capiti!

Vedo solo io che i conti non tornano e che c’è una forte incongruenza fra chi sostiene che Apple ruba e vince solo grazie al marketing e i numeri che inchiodano invece a precise responsabilità i competitor principali che nemmeno avevano capito le potenzialità di un certo mercato (citofonare Bill Gates che si sta mangiando ancora le mani dopo aver stroncato l’idea dell’iPad!)?

Quando parlo di immaturità dell’industria informatica, cioè del settore SW, intendo proprio questo: guardare con gli occhi dei tifosi ciò che accade. O meglio con gli occhi dei tifosi all’italiana, poiché da noi i tifosi non sono supporter della propria squadra, bensì oppositore della squadra avversaria!

Così come noi siamo non tifosi del Catania ma oppositori del Palermo oppure oppositori della Lazio e non tifosi della Roma (e potrei continuare all’infinito considerando quante rivalità calcistiche e non ci sono in Italia); così come siamo pronti a perdere le elezioni perché il candidato prescelto dalla nostra parte politica ci sta sulle balle e quindi magari non andiamo a votare, favorendo anche inconsapevolmente colui che vince (ogni riferimento all’elezione capitolina del 2008 è fermamente voluto!)  così anche nell’industria informatica ci dividiamo nelle diverse fedi, fra Microsoft (magari derisa in Microzoz o Winzoz, per dire che è una sozzeria) a Apple, fra Mac e Linux, fra free e open. Insomma l’industria informatica soffre della stessa sindrome della sinistra (mondiale) capace soltanto di dividersi perché c’è sempre qualcuno che è più a sinistra di te!

E poi ci chiediamo perché il 6 novembre Mitt Romney potrà diventare il 45° Presidente degli Stati Uniti …

 

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