Letterina a Beppe #Grillo in Grillese da uno stronzo digitale
Caro Beppe Grillo,
cari parlamentari, deputati siciliani, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, consiglieri comunali,
cari attivisti, elettori, simpatizzanti a cinque stelle,
non posso accettare di esser chiamato da te schizzo di merda digitale.
Non lo posso accettare perché quando ho commentato sul tuo blog (che poi dovrebbe essere la piattaforma di tutti, quella del futuro, no?), quando ti ho interpellato su twitter, l’ho fatto firmandomi con nome e cognome e con il link a questo sito internet non tanto per farmi pubblicità con i tuoi adepti (Domine non sum dignus), ma semplicemente perché non credo all’anonimato nella rete in quanto mi sembra quanto di più infantile possa esserci.
Quindi ti prego, dato che con molta sportività i tuoi sostenitori si risentono sempre se chi la pensa in maniera difforme li ridicolizza, allora ti chiedo un piccolo favore: non chiamarmi schizzo di merda digitale perché non me lo merito.
Mi sono firmato quindi non sono uno schizzo: sono uno stronzo digitale e ti prego quindi di rettificare sul tuo post che non ti sono soltanto giunti schizzi di merda digitale, ma anche dei grandi e sonanti pezzi di sterco, provenienti da uomini e donne che si sono firmati e che quindi si sono esposti.
E poi Beppone Stalinone: capisco che hai molti adoratori in rete e nel Fatto Quotidiano ti perdonano tutto, come Andrea Scanzi che sembra abbia trovato in te il Messia di Saulo. E che quindi questo immagino possa portare ad un certo delirio di onnipotenza!
Però come disse la Littizzetto all’altro Duce Italico: “Ce l’hai non dico un pudore, sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di avere rotto il c… ?”
p.s. a proposito di rete: ma veramente c’è qualcuno che crede che sia possibile confrontarsi sul blog di Grillo quando i commenti arrivano alla velocità della luce? Ancora con questa minchiata stellare della rete e del luogo della democrazia? Ma possibile che non si veda che Grillo sta al suo blog come B. sta alla sua TV? Possibile che non si capisca che Grillo parla attraverso il blog in maniera unidirezionale, senza interagire con nessuno? Quanto aspettano i sinceri attivisti e simpatizzanti a rimuovere le fettone di salame che hanno sugli occhi e vedere la lapalissiana verità e cioè che il Movimento Cinque Stelle, fino a quando è in mano a due persone, è una grande ed enorme presa per il culo? Senza democrazia non c’è libertà. Senza libertà non c’è dignità.
