70 giorni di nulla

 In POLITICA

Sono trascorsi poco più di 70 giorni dal Bing Bang elettorale del 24-25 febbraio scorsi e l’unica cosa di cui si sente parlare in Parlamento, in TV e sui giornali è la diaria e il compenso dei parlamentari.

Ci si è messo pure un deputato di Scelta Civica che ha risposto alla collega pentastellata la quale a sua volta aveva dubbi sull’effettiva sostenibilità dei 2500 euro mensili per affrontare il durissimo lavoro di parlamentare, lavoro che in questi due mesi ha visto soltanto votazioni per le poltrone e solo pochissimi provvedimenti da approvare, provenienti dalla legislatura precedente.

Questa è la grande novità dell’elezione più dirompente e innovativa della Repubblica Italiana.

Tutti con il fiato sospeso per vedere se i deputati a Cinque Stelle, che già hanno rinunciato a metà stipendio e all’indennità di fine mandato, si tratterranno o meno la diaria per intero, se rendiconteranno anche le caramelle che acquisteranno alla buvette, se viaggeranno in seconda classe facendo incazzare gli altri passeggeri con le loro telefonate, se utilizzeranno la botticella per spostarsi a Roma centro, se i loro colleghi seguiranno l’esempio pentastellato e rinunceranno alle indennità di carica nelle commissioni, se utilizzeranno il telefono di servizio, se si faranno la barba alla Camera, se utilizzeranno i benefit dei parlamentari, tutte questioni – come potete ben capire – che aiuteranno certamente l’Italia a uscire dalla profonda crisi economica e istituzionale nella quale è precipitata!

E mentre nel PD si sta discutendo su quale debba essere la goccia che faccia traboccare definitivamente il vaso, se sia sufficiente Nitto Palma alla Giustizia o Roberto Formigoni all’Agricoltura, fresco fresco di richiesta di rinvio a giudizio a Milano, per fare l’unica cosa seria e sensata che questo Parlamento possa produrre e cioè una nuova legge elettorale, noi poveri illusi, elettori di un rinnovato Parlamemento pieno dei cittadini (hip hip hurrah!) e senza D’Alema e Veltroni, ma con Cicchitto e Brunetta (vero successo di Grillo e Renzi!), assistiamo alla stucchevole disputa fra chi la spara più grossa!

Non è questione di pacificazione nazionale, come è stato spacciata la necessità del governo guidato da Letta: è che c’è un enorme caos, un grande e complicato bordello che non si può certo risolvere con un finto governo che va in convento per fare spogliatoio (basta con le metafore calcistiche!) e un Parlamento che non fa nulla se non occuparsi di poltrone (bravi i M5S che si sono accaparrati tutte le poltrone di vicepresidenze e segretari di commissione!), degli stipendi dei suoi membri e delle macchine di servizio per fare non si sa cosa!

Per favore, cari eletti/nominati, la questione è invece alquanto semplice: l’unica cosa che dovreste fare è ripristinare il Mattarellum per 618 deputati e 309 senatori (lasciando invariate le Circoscrizioni Estere perché non siete in grado nemmeno se ispirate dallo Spirito Santo di mettere mano alla Costituzione), oppure modificare quel maledetto Porcellum, togliendo le liste bloccate e il premio di maggioranza così sproporzionato. Credo basterebbe al massimo un mesetto.

Poi fateci tornare a votare perché di ascoltare Crimi, Lombardi, Terzoni, Nuti, Di Maio, Di Battista, Orellana, Mastrangeli, i loro alter ego di SEL e di Scelta Civica, i loro fan sfegatati del Fatto Quotidiano, non se ne può più! Abbiamo capito, siete bravissimi e la colpa è della casta che non vi lascia lavorare. Il punto però è che non ce ne può fregare di meno di quanti soldi vi mettiate in tasca al mese, se avete la bontà di dare tutto il superfluo in beneficenza o se invece avete a casa dieci bocche da sfamare.

Se non violate la legge nulla di grave: basta che lavoriate. Altrimenti per favore togliete il disturbo e lasciateci scegliere di nuovo.

Ma togliete il disturbo tutti, anche voi nuovi, che avete ampiamente dimostrato – in questi 70 giorni – di non essere né degni né in grado di rappresentare il popolo sovrano, ai sensi di quanto previsto nella nostra Costituzione che avete anche ripassato in Aula durante la patetica occupazione scolastica!

Abbiate la decenza e la dignità di modificare la legge elettorale perché è quasi un crimine che sieda a Palazzo Madama una persona come il senatore Mastrangeli, espulso in maniera surreale dal suo gruppo parlamentare, che ha ottenuto – in una fantomatica, oscura e assurda consultazione telematica, 64 voti, meno di quanti ne servano ad un liceale per rappresentare gli studenti nel Consiglio d’Istituto. Abbiate il coraggio e la dignità di modificare la legge elettorale e testare la vostra forza politica sul territorio, senza affidarvi esclusivamente al carisma di un leader sia esso Berlusconi, Renzi, Grillo, Ingroia, Di Pietro, Monti e compagnia cantando! Vediamo se riuscirete ad ottenere le preferenze non dico di Andreotti, di Berlusconi, di D’Alema, di Santoro o di Gruber. Provate a vedere quanta gente scriverà il vostro nome sulla scheda, mica al PC, e capirete se veramente rappresentate la gente, quella che non ne può più come dite voi!

Perché se la scorsa legislatura passò alla storia per essere quella dei nani e delle ballerine, dei responsabili e delle scilipotate, non possiamo certo permettercene un’altra forse anche peggio, poiché non mi sembra che l’aver rottamato politici navigati come D’Alema, Fini, Rutelli, Veltroni e Parisi, abbia poi portato chissà quale beneficio in Parlamento e al Governo della Repubblica.

Fate l’unica cosa che serve veramente al Paese e rimandateci a votare.

Al più presto.

Grazie.

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