4 ore e 54 minuti

 In POLITICA

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Le urne si sono chiuse alle 18 della domenica, ripeto alle 18 e senza tempi supplementari del lunedì (quindi un giorno di scuola guadagnato per i bambini tedeschi), lo spoglio è ultimato (100%) e i risultati sono chiarissimi che persino un presbite mezzo cieco li può capire!
Lo sbarramento lascia fuori dal Bundestag persino i liberali, gli alleati storici di Angela Merkel e della CDU, e il partito anti-euro; non c’è l’ombra di azioni civili, rivoluzioni civili, stelle, stelline, stellette, leghe.
Soltanto quattro formazioni giungono in Parlamento e se la SPD non si rimangia ciò che ha detto in campagna elettorale e in oltre dieci anni di storia recente la Grande Coalizione è necessaria e cosa praticamente fatta.
Tutto questo nemmeno cinque ore dopo la chiusura dei seggi, senza marce, senza camper, senza salire sui tetti, senza manifestazioni di piazza a circondare il Parlamento, senza gridare al golpe perché viene eletto un Presidente e non un altro, senza dare dei mafiosi agli elettori degli altri partiti, senza effetti speciali. Pura e semplice normalità del processo democratico.
Poi naturalmente chiediamoci ancora perché la Germania, pur devastata dalla WWII e divisa in due fino al 1990, è arrivata a questo punto e noi no.

p.s. Saranno anche crucchi questi tedeschi, come volgarmente vengono etichettati da noi popolo superiore del Mediterraneo, ma com’è che lassù non sentono il bisogno di minchiate partecipative come blog, portali e compagnia bella e invece ancora partecipano in carne e ossa? Non è forse questa la vera democrazia diretta e non quella millantata da un gruppo oligarchico di imprenditori e di autori, seguita a ruota da una setta fondamentalista?

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