Zona Depopulizzata

 In POLITICA

Oggi è il primo ottobre. Aumenta l’IVA di un punto.

Ho deciso – complice anche alcune piacevoli trasferte di lavoro che avrò nei prossimi giorni – di rendere questo blog  una zona depopulizzata.

Francamente il populismo, quello che si manifesta in maniera eclatante nelle parole e nei gesti di Berlusconi e Grillo, non è Politica, è altro. È la negazione della Politica come studio e soluzione dei problemi della comunità: parla agli istinti primordiali, alla pancia e non all’intelletto degli uomini. Berlusconi e Grillo sono soltanto due di infiniti esempi che il mondo spesso partorisce.

Siccome sono totalmente d’accordo con quanto afferma su questo tema il Pontefice, nel corso del suo dialogo con Eugenio Scalfari (ci ritornerò prossimamente, dopo aver letto più attentamente le quattro pagine che stamattina Repubblica ha pubblicato), e cioè che la Politica è “la prima delle attività civili“, se da noi il convento sta passando il populismo allora meglio fermarsi e non rendersi, seppur in minima parte data l’irrilevanza politica di questo spazio, complici di questa deriva, dovendo rispondere ognuno alla propria coscienza.

Poiché saremo invasi da propaganda enorme sulle tasse e sull’aumento dell’IVA in particolare, di seguito trovate un piccolo bignamino che troverete utile anche con i vostri figli, se vi doveste trovare ad aiutarli con i compitini:

Prezzo IVA Esente100
Prezzo IVA 21 (fino al 30/09)121
Prezzo IVA 22 (dal 01/10)122
VARIAZIONE0,82%

Ricordatelo quando sentirete i vari populisti sbraitare: non significa che non abbia impatto sull’economia, ma forse non è che sia così deflagrante. Aggiungo anche che ieri è stato certificato che l’inflazione ufficiale è ai minimi, 0,9% su base annua (non accadeva da quattro anni), e che in periodi di recessione non è certo un bene.

Quindi buon divertimento nell’ottovolante che l’Italia si appresta a vivere a partire da domani mattina, quando il Presidente del Consiglio riferirà al Senato. Sarò pessimista ma ho buone ragioni di credere che sarà un dibattito – tanto al Senato quanto alla Camera – di uno squallore più unico che raro. Venerdì è prevista l’udienza (e forse il voto) della Giunta per le Elezioni che proporrà la decadenza di Berlusconi all’aula del Senato che probabilmente voterà a metà ottobre, quando “finalmente” la sentenza del 1° agosto sarà applicata dal Tribunale di Milano.

Fino ad allora questo blog non tratterà più né Berlusconi né il suo clone barbuto Grillo.

Abbiamo dedicato fin troppo tempo a due ricchi uomini di spettacolo che non riescono a comprendere quando uscire di scena.

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