And the Oscar goes to ….

 In POLITICA

Non penserete mica che si possa commentare seriamente quello che è accaduto a Palazzo Madama, vero?

Perché anche nelle tragedie, anche nelle difficoltà, bisogna imparare a ridere, non prendersi troppo sul serio.

Ascolto in questo minuto la litania dei “cittadini” che sui “social network” hanno “sfiduciato” il premier Letta, dichiarazioni raccolte dall’esponente del Movimento Cinque Stelle che sta intervenendo alla Camera, tra gli applausi dei suoi colleghi. Poco fa ha parlato Brunetta, con un discorso da opposizione, e fra un attimo chiuderà il sipario Epifani.

Sipario, sì, perché quello che oggi abbiamo visto, nello psicodramma di un partito e nella fine ingloriosa di un uomo malato, non è stato un dibattito parlamentare: è stato lo show finale di un commediante, di un impresario teatrale che non riesce a uscire di scena e vuole che si parli sempre di lui.

Bisogna ridere però perché non si può sempre piangere.

Non si può provare sempre e soltanto rabbia e indignazione: bisogna anche ogni tanto sorridere, perché tutto sommato la vita è bella e a un certo punto, anche se Silvio Berlusconi ha fatto la sceneggiata napoletana e una delle più brutte figure della sua vita, rendendosi lui ridicolo, mica noi, non possiamo certo continuare a vivere facendoci il fegato di dimensioni ciclopiche.

D’altronde c’è per caso una spiegazione razionale al cambio di voto nel giro di qualche minuto? Non c’è.

È soltanto la parola fine nello spettacolo teatrale che ormai va in scena da oltre venti anni.

Bravo B., hai vinto l’Oscar. Mai nessuno è mai stato come te e speriamo che nessuno ci sarà più.

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