La strada da cercare

Chi mi conosce e chi ha imparato a conoscermi attraverso questo blog sa che sul conflitto di interessi e sulle raccomandazioni ho una precisa idea e posizione, quasi talebana!
Però mi chiedo: quelli che stanno sbraitando scompostamente contro la Ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri, che ne chiedono (giustamente) le dimissioni, lo stanno facendo, e stanno chiedendo che rimetta il mandato, perché pienamente consapevoli del male oscuro che affligge il Paese riguardo a raccomandazioni e conflitti di interesse di qualunque tipo?
Non è che sono gli stessi che quando manifestavo il desiderio e mettevo in atto i miei progetti per tornare a Catania mi esortavano a “cercarmi la strada” perché altrimenti, senza appoggio politico, non si sarebbe riuscito a fare alcun business?
No, perché tra la scarcerazione di Giulia Ligresti e la raccomandazione per far esaminare la propria pratica dal Comune o dal Catasto o per farsi togliere la multa per il divieto in doppia fila non c’è proprio alcuna differenza!
Non è – come vigliaccamente scrivono i quotidiani di stretta osservanza berlusconiana – la stessa cosa della vicenda Ruby: lì il Cavaliere si voleva salvare il di dietro.

Qui è una semplice e molto comune vicenda di raccomandazione.
Insomma quelli che inorridiscono di fronte alla Cancellieri hanno veramente tutto il diritto di scagliare la prima pietra?