Dodicesima Giornata – Il Divano e le Curve

Questa settimana calcistica si è caratterizzata per due episodi riguardanti le curve. Su quello che è accaduto a Salerno ne ha già parlato diffusamente Vincenzo, e come quasi sempre succede, non posso che condividere il suo commento.

L’altro episodio è accaduto al Meazza, con il “saluto” della curva al Presidente Moratti, per quella che potrebbe essere stata l’ultima partita giocata sotto la sua presidenza, considerando che in settimana Thohir dovrebbe giungere a Milano per definire i nuovi assetti societari dopo il cambio della maggioranza azionaria.

Questo il testo degli striscioni: Le gioie più grandi, le sofferenze più imbarazzanti, 18 anni di gestione racchiusi in quelle 12 domande. Spesso l’abbiamo attaccata anche se mai l’abbiamo abbandonata. Nonostante tutto qualcosa però ci accomuna: l’amore per l’Inter innegabile. L’essere troppo tifoso a volte è deleterio. Ora attendiamo curiosi, ma intanto grazie di tutto presidente, se lo merita. In fondo le abbiamo voluto bene.

A me sembra che un uomo che ha dato tanto all’Inter dal punto di vista personale ed economico meritasse ben altro saluto. Mettere sullo stesso piano le gioie più grandi e le sofferenze più imbarazzanti, soprattutto riassumere i 18 anni di presidenza nelle dodici domande:
1) Secondo lei perché tutto lo stadio ha applaudito i recenti striscioni della Curva riguardanti la società?
2) Perché sono stati messi in discussione gli stessi medici con cui abbiamo vinto il Triplete?
3) Perché il progetto di svecchiare la squadra comporta la vendita dei giovani già presenti in rosa o provenienti dalla nostra Primavera?
4) Che senso ha svendere sempre i nostri giocatori?
5) 2010-2013. Dal tetto del mondo si è crollati alla situazione attuale. A fronte dell’esempio di altri club europei crede che la causa sia tutta da attribuire ai giocatori e allenatori di questo periodo?
6) Come mai la società è sempre passiva di fronte a ogni attacco mediatico?
7) All’Inter c’è sempre un colpevole da mettere in piazza e una fuga di notizie mai vista in altri club. Non sarebbe opportuno avere nella dirigenza un “uomo forte” capace di trasmettere il senso di appartenenza, gestire tutte le situazioni societarie e “mettere” la faccia” a difesa della società?
8) Perché non è mai stato spiegato il reale motivo dell’allontanamento di Oriali dalla Dirigenza?
9) Perché si dice che la società Inter sia come una grande famiglia quando la realtà è l’esatto opposto? Non si è accorto che tutti pensano a se stessi e alla propria poltrona?
10) Come si fa a permettere che la seconda maglia dell’Internazionale sia rossa se si è interisti?
11) Si diceva che il suo sogno era la Champions come suo padre… ora si dice che l’altro suo desiderio sia lo stadio nuovo… Va bene, ma l’Inter?
12) Perché chi va via dall’Inter parla sempre bene di Lei… ma male dell’Inter?
mi sembra assolutamente autoreferenziale da parte della curva dell’Inter.

Alcune delle domande sono assolutamente ridicole (in particolare la 10, la 11, la 4, la 12).
In questi 18 anni ci sono stati anche momenti imbarazzanti, dove però la causa dell’imbarazzo è stato il comportamento dei sedicenti tifosi (lancio di un motorino, petardi sul portiere avversario, intemperanze varie, striscioni a sfondo fascista e razzista).

Il problema grosso è che Moratti va via, ma qualche tifoso purtroppo resta.
Se passiamo ad analizzare le cose calcistiche, invece, partendo proprio dall’Inter, possiamo notare come la squadra nerazzurra sia al quarto posto, con la Fiorentina appena dietro. La partita con il Livorno è stata una delle più brutte della stagione, alla pari con Inter-Genoa. Anche lì il risultato fu un 2-0, con il primo gol nato da un rimpallo. Sabato sera la prima rete è scaturita da un clamoroso errore del giovane portiere nerazzurro in prestito al Livorno Bardi, poi qualche sofferenza, anche se Handanovic non ha dovuto compiere particolari parate. Rispetto ad Udine sicuramente un passo indietro dal punto di vista del gioco. Bisogna poi rimarcare il ritorno in campo del capitano Zanetti, che con le sue sgroppate, negli ultimi dieci minuti, ha contribuito alla vittoria, mettendo lo zampino con una travolgente azione delle sue nel raddoppio di Nagatomo. Sottotono Alvarez, mentre Cambiasso sta continuando a giocare bene. Resto dell’idea che arrivare quarti sarebbe un ottimo risultato, mentre il terzo posto sarebbe un miracolo; l’Inter rimane a due punti sotto rispetto all’analoga giornata dello scorso campionato.

Sta rallentando la Roma, che pure avrebbe meritato con il Sassuolo, ma paga la colpa di non aver chiuso la partita con il secondo gol. Tra parentesi, l’Inter vanta il miglior attacco del campionato, ma per qualche giornalista il risultato sarebbe gonfiato dalla goleada con il Sassuolo: ecco spiegata la prostituzione intellettuale. Aggiungo, da tifoso che ha visto qualche partita nella propria vita, che, per me, con un Milito anche solo al 60% del 2010, la coppia Milito-Palacio è la più forte della serie A.

La Juve ha meritato contro il Napoli, e devo dire che il fuorigioco sul gol di Llorente era difficilissimo da vedere, considerando che era più o meno delle dimensioni di Rocco Siffredi (cit.)! C’è anche da dire che andare in vantaggio ha semplificato molto la gestione della partita; il Napoli ha provato prima e dopo l’intervallo a pareggiare, ma è stato steso da un uno-due di Pirlo e Pogba. Bellissimi entrambi i gol, la punizione di Pirlo davvero una prodezza, mentre sul capolavoro di Pogba ho pensato a quanto a Manchester qualcuno si stia mangiando le mani! Continua (per mio sommo rammarico!) la crisi del Milan, che non riesce a battere il Chievo, ed in questo modo, rispetto allo scorso campionato, la squadra rossonera si mantiene a -1. Si ferma il Verona in casa del Genoa, mentre il Torino Bologna viene fermato a Bergamo dall’Atalanta.

Adesso pausa per le nazionali, con la curiosità di vedere se Campagnaro giocherà con la maglia della nazionale argentina.