Senso dello Stato

 In POLITICA

Anche se in ultima fila si dormiva, nelle grandi aule dell’Accademia Navale, una cosa ci hanno spiegato fino alla nausea: che il senso dello Stato, chiunque abbia prestato giuramento – orale o scritto, consiste essenzialmente nell’anteporre l’interesse collettivo, dello Stato appunto, cioè di noi cittadini (non sudditi proprio per questo), sui propri legittimi interessi privati. Ma non soltanto: chi ricopre pubblici uffici, di qualunque responsabilità, è chiamato ad agire con maggiore rigore morale poiché non rappresenta se stesso ma tutta la Nazione.

Per questo motivo, per non creare ulteriori imbarazzi a un Parlamento ormai allo sbando e allo stremo, e a un Governo che vive alla giornata secondo gli umori del pregiudicato Berlusconi Silvio fu Luigi, il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri – a seguito di questa terza telefonata che è apparsa nell’inchiesta di Torino – dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni per evitare che le legittime telefonate amicali e la sua amicizia personale con una chiacchierata famiglia sotto inchiesta possa in qualunque modo imbarazzare il Dicastero che dirige.

Questo a prescindere dalla rilevanza penale o meno delle stesse, anzi, proprio in forza dell’assoluta correttezza – da un punto di vista della legge – del suo operato.

Perché se è vero che nel passato ci sono stati casi ben più gravi di ministri che non hanno mai lasciato, è anche doveroso ricordare al ministro, che proprio per la sua storia personale, che lei rivendica giustamente con orgoglio, non possiamo tollerare che un Ministro della Giustizia abbia mentito ai Magistrati inquirenti. Sarebbe un cortocircuito.

Le bugie le lasci ai suoi nipoti e – in campo politico – a Berlusconi e alla sua voliera di falchi, falchetti, colombe e pappagalli.

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