Nomi e Codici

 In POLITICA

In un paese nel quale si parla una lingua che all’apparenza identica ma nella realtà assai diversa da Domodossola a Portopalo e in una città nella quale la parola “Figlio” si pronuncia allo stesso modo di “Fijo” e “Filio“, solo per fare un esempio, appare grottesca nella surreale e tragica vicenda dell’Ospedale Pertini che lo scambio di provette sia avvenuto per una quasi omonimia (5 lettere su 7 uguali, dicono in TV).

Sarò troppo pedante ma trovo gravissimo che nei protocolli sanitari di tipo, specialmente questi così delicati, ci si affidi per identificare una provetta al cognome della paziente: come se fossero così rari gli errori all’anagrafe dovuti a una pronuncia errata dell’italiano.

Non so come giuridicamente se ne uscirà ma almeno ci si risparmi la solita solfa di prendersela sulle tecniche di fecondazione assistita: la provetta non c’entra proprio nulla.

In questo caso abbiamo un vero classico: l’errore umano insieme all’idiozia della burocrazia.

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