Umbria con i piccini /1 – Una città per la domenica
Avete in programma un giro per l’Umbria e temete che i vostri bambini non possano troppo gradire salite e discese degli stupendi borghi medievali?
Vi siete “allenati” per un bel tour fra i vicoli di Perugia, Spoleto, Assisi, Gubbio, Spello, Bevagna, Montefalco e tutte le incantevoli cittadine umbre, spesso “arrampicate” sull’Appennino, ma avete paura di annoiare i vostri pargoli?
Bene, non abbiate paura, l’Umbria vi offre anche un’escursione tutta per loro.
Poco fuori il capoluogo della piccola regione al centro del nostro Stivale vi è Città della Domenica, grazioso parco dei divertimenti e faunistico dove i vostri piccoli potranno scorrazzare e divertirsi.
Noi abbiamo visitato il parco quando Elisa aveva appena compiuto due anni e mezzo, un paio di mesi dopo il nostro rientro dalla California. Immerso tra il verde intenso dell’Umbria, il parco, oltre a contenere attrazioni e giochi, comprende un percorso didattico per i più piccoli, che così potranno con mano rendersi conto delle varie specie animali che sono ospitate in quella struttura.
Dagli asinelli ai cervi, dai bufali alle caprette: per i più piccoli – e anche un po’ per noi adulti – è molto entusiasmante vedere da vicino questi animali abbastanza mansueti che non vedono l’ora di farsi accarezzare e imboccare.
Pezzo forte del parco sono le riproduzioni delle fiabe e Pinocchio – storia italiana per eccellenza – la fa da padrone. Molto tenero quindi trovare la tua bimba con gli occhioni sorpresi davanti alla Fata Turchina o al Teatro dei Burattini.
Città della Domenica è sviluppato su uno spazio molto vasto sicché i bambini hanno la possibilità di esplorare per conto proprio o giocare tra le varie casette a forma di grandi botti.
Una piacevole passeggiata in mezzo al bosco ti conduce al Castello della Bella Addormentata, dove naturalmente le fantasie dei bambini trovano conferma nella realtà, abituati come sono ad ascoltare e a conoscere le più diffuse fiabe.
Primo parco dei divertimenti italiano, nato negli anni cinquanta, è un esempio lungimirante dell’imprenditoria perugina e di una famiglia che evidentemente aveva il dono di realizzare brillanti idee. Infatti il parco fu pensato e realizzato da Mario Spagnoli, figlio della famosissima Luisa, creatrice dell’omonima casa di moda e inventrice di un prodotto che non ha certo uguali in nessuna parte del mondo: i celeberrimi Baci Perugina.
Non sarà certo lo zoo del Bronx o di San Diego, nemmeno Eurodisney o Gardaland, però questo parco umbro è certamente un’attrazione molto interessante per le vacanze con i più piccoli. Innanzi tutto gli animali non appaiono certo sacrificati come spesso capita di vedere in molte strutture. Basta farsi un giro con il trenino perimetrale – la foto con lo sfondo di Perugia che vedete in alto è stata scattata proprio durante questo tour – per osservare che moltissimi animali vivono in piena libertà e senza alcun pericolo. Molto interessante poi la scelta di ambientare le fiabe e in particolare Pinocchio, omaggio all’italiano Collodi e al suo burattino di legno. Per chi ha bambini più grandicelli la fattoria didattica, con la possibilità di partecipare alla realizzazione del formaggio o di altri prodotti, rappresenta naturalmente anche uno stimolo per i ragazzi che trovano – nella sperimentazione manuale – conferma dei loro studi elementari.
E anche a noi adulti non fa certo male staccare un po’ la spina dalle innumerevoli città d’arte dell’Umbria (avendo contribuito a formare una famiglia umbro-sicula sono di parte!) e dagli inevitabili tour eno-gastronomici, tornando per una giornata un po’ bambini!