Mare Mortum

 In POLITICA
S e io fossi Matteo Renzi mi renderei conto che il prezzo pagato alla maggioranza di governo, e in particolar modo al partito del Ministro dell’Interno Alfano, cioè di chiudere l’operazione Mare Nostrum, è diventato ormai eccessivo.

Se io fossi il Capo del Governo di questo folle e assurdo Paese farei una sola cosa: con il piano delle operazioni militari pronto, con i comandi navali, terrestri e aerei allertati, mi recherei a Bruxelles e metterei alle strette l’Unione Europea ad assumersi davanti al mondo intero le proprie responsabilità. Chiederei alla Commissione di Juncker e al Consiglio Europeo di prendere atto che ci siamo abbondantemente rotti le palle di personaggi che si credono in dovere di farci la lezioncina su come spendiamo i nostri soldi pubblici, quanto dedichiamo al nostro welfare, quanto denaro mettiamo nei servizi che riteniamo indispensabili e universali. Ci siamo rotti abbondantemente le scatole perché l’Unione Europea non può e non deve essere soltanto un luogo dove si scambiano merci, si “progredisce” tecnologicamente, si crea “ricchezza” monetaria.

L’Unione deve anche essere innanzi tutto un luogo dove i diritti fondamentali dell’Uomo siano garantiti, salvaguardati e difesi: e non si difendono soltanto garantendo ai propri cittadini che nessuna pena sarà capitale, che un processo sarà sempre giusto ed equo e che le cure saranno sempre universali.

Il diritto principale di ogni essere umano, a prescindere dalle etnie, dalla religione e dalla cittadinanza, è il diritto alla propria vita e se l’Unione questo non lo comprende, se è ancora chiusa attorno ai propri palazzi nel triangolo Bruxelles-Strasburgo-Francoforte, allora forse è il caso di metterla davanti a un fatto compiuto: spendiamo soldi pubblici, andiamo in deficit, sbattiamocene allegramente di tutti i parametri di Maastricht e in cambio salviamo queste vite umane. Utilizziamo la nostra flotta navale per salvare i naufraghi, sbattiamocene allegramente delle regole comunitarie salvando con i soldi pubblici le aziende in crisi, fottiamocene consapevolmente dei vincoli di bilancio europei che ci impongono tagli insopportabili da parte di una comunità che poi davanti alla tragedia fa spallucce e si volta dall’altra parte, lasciandoci soli a seppellire morti.

Difendiamo i nostri valori europei con i fatti: delle belle parole infatti ormai non sappiamo più che farcene, visto che il nostro bellissimo mare, le nostre stupende coste, stanno diventando sempre di più un cimitero galleggiante di tanti, troppi, disperati che fuggono alla ricerca di un po’ di felicità.

 

p.s. Chi scrive – come noto – fa parte dei “gufi” e dei “rosiconi”: davanti a questa tragedia, tuttavia, non posso che sottoscrivere il tweet di Matteo Renzi che invitava chiunque avesse un po’ di sale in zucca a lasciare per una volta la demagogia da parte. Mi auguro lo facciano tutti, renziani inclusi.

 

 

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