Se “La notte di San Lorenzo” esaudisce i tuoi desideri

 In LIBRI, PROGETTI
C’era un silenzio surreale quella sera: avevo da qualche giorno lasciato la famiglia a Catania per le ferie estive ed ero tornato a Roma. In casa non si sentiva volare una mosca e neanche fuori: il centro anziani, a qualche centinaio di metri dal mio palazzo, quella notte era chiuso e nemmeno dalla gelateria, immersa nel piccolo parco giochi a pochi passi da casa, provenivano troppi schiamazzi. Si ascoltava soltanto la musica del piano bar che stava allietando quella calda serata di fine giugno.

In televisione non c’era nulla di interessante, come spesso capita durante la bella stagione quando tutti i network decidono di riproporre sempre gli stessi programmi. Ogni anno! Così mi coricai presto, lasciando le finestre aperte e facendomi cullare dalle melodie del pianista in lontananza. Attorno a me, nella quiete insolita della mia stanza, cominciai quasi ad avvertire distintamente le loro voci raccontarmi una storia e a percepire intimamente il loro dolore e la loro felicità. Ho conosciuto così Antonio e Beatrice, Giulia e Tommaso, le due coppie protagoniste del mio primo romanzo, della cui “nascita” vi ho già anticipato su questo post e che oggi ho il piacere di presentarvi.

La notte di San LorenzoSi intitola La notte di San Lorenzo e dopo una vita intera di appunti e ritagli, settimane intense di stesure e revisioni, di tagli e di scelte, è finalmente uscito e disponibile in libreria e in rete. Tutte le informazioni sono reperibili su questa pagina e naturalmente sarò ben lieto di rispondere a qualunque curiosità, sia su questo blog che sui vari social, così come per mail, chat, piccioni viaggiatori!

Il libro – come vi ho raccontato – non parla di politica (#statesereni!): narra le vicende di due coppie molto affiatate che però improvvisamente si trovano ad affrontare una tempesta che sconvolgerà le loro vite, mettendoli di fronte ciascuno al proprio dolore e alle proprie responsabilità. E davanti alle avversità dovranno affrancarsi da un destino che appare segnato e dovranno scegliere di essere felici oppure rassegnarsi a una vita piena solo di rimpianti.

Sono molto affezionato a questi personaggi. Mi hanno fatto compagnia per tante settimane durante un’estate straordinaria, piena zeppa di creatività, raccontandomi le loro vicende nei posti più disparati: dal più bel ufficio che un blogger-scrittore possa mai desiderare – Villa Borghese – al bar dietro la piscina di mia figlia dove spesso ho lavorato nei pomeriggi di tanti sabati, e soprattutto dentro il mio amatissimo studio catanese, con lo stupendo panorama fino all’ultimo lembo di terra, laggiù al termine del golfo della mia città.

Il mio unico, vero e intimo rifugio.

Hanno riempito una solitudine che – come vi ho già raccontato qualche mese fa sia su questo post che su quest’altro – diventa in realtà bellissima: le loro storie, le loro passioni, i loro dolori, hanno cominciato a colorare quel foglio che sembrava stesse rimanendo sempre più bianco, il terrore di chiunque abbia desiderio di scrivere.

Adesso vi confesso che ciò che avverto è una felicità enorme, per aver portato a termine un’opera alla quale tenevo moltissimo, e altrettanto puro terrore.

Perché sai che da adesso quel romanzo non è più soltanto tuo. Esiste, viene stampato, viene scaricato, viene indicizzato da quei benedetti e maledetti mostri che sono i motori di ricerca. Insomma è un po’ come quando un figlio lascia la propria casa e va a vivere per conto proprio. Sai che è inevitabile, che fa parte della vita ma in qualche modo provi a proteggerlo fino alla fine.

Quindi in bocca al lupo, piccolo mio. Che la tua strada sia lastricata di soddisfazioni!

 

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