Se “La notte di San Lorenzo” esaudisce i tuoi desideri
In televisione non c’era nulla di interessante, come spesso capita durante la bella stagione quando tutti i network decidono di riproporre sempre gli stessi programmi. Ogni anno! Così mi coricai presto, lasciando le finestre aperte e facendomi cullare dalle melodie del pianista in lontananza. Attorno a me, nella quiete insolita della mia stanza, cominciai quasi ad avvertire distintamente le loro voci raccontarmi una storia e a percepire intimamente il loro dolore e la loro felicità. Ho conosciuto così Antonio e Beatrice, Giulia e Tommaso, le due coppie protagoniste del mio primo romanzo, della cui “nascita” vi ho già anticipato su questo post e che oggi ho il piacere di presentarvi.
Si intitola La notte di San Lorenzo e dopo una vita intera di appunti e ritagli, settimane intense di stesure e revisioni, di tagli e di scelte, è finalmente uscito e disponibile in libreria e in rete. Tutte le informazioni sono reperibili su questa pagina e naturalmente sarò ben lieto di rispondere a qualunque curiosità, sia su questo blog che sui vari social, così come per mail, chat, piccioni viaggiatori!
Il libro – come vi ho raccontato – non parla di politica (#statesereni!): narra le vicende di due coppie molto affiatate che però improvvisamente si trovano ad affrontare una tempesta che sconvolgerà le loro vite, mettendoli di fronte ciascuno al proprio dolore e alle proprie responsabilità. E davanti alle avversità dovranno affrancarsi da un destino che appare segnato e dovranno scegliere di essere felici oppure rassegnarsi a una vita piena solo di rimpianti.
Sono molto affezionato a questi personaggi. Mi hanno fatto compagnia per tante settimane durante un’estate straordinaria, piena zeppa di creatività, raccontandomi le loro vicende nei posti più disparati: dal più bel ufficio che un blogger-scrittore possa mai desiderare – Villa Borghese – al bar dietro la piscina di mia figlia dove spesso ho lavorato nei pomeriggi di tanti sabati, e soprattutto dentro il mio amatissimo studio catanese, con lo stupendo panorama fino all’ultimo lembo di terra, laggiù al termine del golfo della mia città.
Il mio unico, vero e intimo rifugio.
Hanno riempito una solitudine che – come vi ho già raccontato qualche mese fa sia su questo post che su quest’altro – diventa in realtà bellissima: le loro storie, le loro passioni, i loro dolori, hanno cominciato a colorare quel foglio che sembrava stesse rimanendo sempre più bianco, il terrore di chiunque abbia desiderio di scrivere.
Adesso vi confesso che ciò che avverto è una felicità enorme, per aver portato a termine un’opera alla quale tenevo moltissimo, e altrettanto puro terrore.
Perché sai che da adesso quel romanzo non è più soltanto tuo. Esiste, viene stampato, viene scaricato, viene indicizzato da quei benedetti e maledetti mostri che sono i motori di ricerca. Insomma è un po’ come quando un figlio lascia la propria casa e va a vivere per conto proprio. Sai che è inevitabile, che fa parte della vita ma in qualche modo provi a proteggerlo fino alla fine.
Quindi in bocca al lupo, piccolo mio. Che la tua strada sia lastricata di soddisfazioni!