Spegnere il grugnito

L’ultima volta è andata bene: ho firmato nella piazza principale di Aci Castello per i referendum su acqua e nucleare e le firme sono state raggiunte.

Adesso entro il 30 settembre bisogna assolutamente raccogliere le firme per abrogare la legge porcata di Calderoli perché è intollerabile che vi sia un’altra legislatura piena di nominati dal Signore del proprio partito.

Sono spesso stato scettico rispetto allo strumento referendario: a mio parere se ne è abusato nel passato e per questo motivo i quorum non si raggiungevano con facilità. Ma dopo giugno scorso le urne sono l’unico strumento che noi cittadini abbiamo per far sentire la nostra voce. Ormai i parlamentari hanno sciolto qualunque vincolo con il territorio e vivono in una sorta di iperuranio tutto loro, lontano dalla realtà di uomini e di donne che subiscono le loro faide interne e i loro soprusi.

Mi spiace che il Partito Democratico – che sarebbe la parte politica più prossima alle mie idee – abbia ormai abdicato al ruolo che si addice a un partito di centrosinistra, di massa, popolare e sociale, avvitato com’è sulle infinite liti interne, i sempre più frequenti veti incrociati fra ex popolari e ex diessini, la solita e mai risolta lotta fra dalemiani e veltroniani.

Se venisse abrogato il Porcellum non si avrebbe una legge elettorale decente: si avrebbero però nuovamente i collegi elettorali uninominali dove chi vuol essere eletto deve farsi vedere almeno un giorno in piazza. La rappresentanza proporzionale salvaguarderebbe tutti e magari con un po’ di fortuna e senza patti di desistenza una maggioranza si potrebbe raccogliere. E sicuramente spingerebbe i partiti in parlamento ad occuparsi di legge elettorale, non fosse altro per disegnare i collegi.

Per chiunque voglia andare a firmare ecco una pagina nella quale si possono trovare le informazioni su dove si raccolgono le firme. Spero che il comitato referendario faccia un sito ad hoc.

Penso sia giunto il momento che quel porcellum si faccia un bell’arrosto.