«È  storicamente necessitato» – sostiene Antonio Pennacchi. «Maleducato ma è quello che ci serve» – pensa invece Corrado Augias. «Non c’è alternativa» – precisa Vittorio Zucconi. Ho ascoltato nel giro di qualche giorno questi tre scrittori italiani esprimersi così parlando di Matteo Renzi, il tornado che si è abbattuto sul Partito Democratico e sulla scena politica nazionale da ormai più di tre anni.

Così l’estate scorsa ho avuto un’idea: fare un viaggio, scandito da dieci hashtag, quasi tutti ideati da Renzi e dal suo staff, per raccontare la presa del potere da parte dell’attuale Primo Ministro. Partire dagli hashtag mi è sembrato naturale: innanzi tutto perché da quando Renzi è al governo tutta la comunicazione di Palazzo Chigi ruota attorno a Twitter e in misura minore agli altri social network. Poi lo stesso Presidente del Consiglio ebbe la bontà di rispondermi, il 9 aprile 2014, proprio con un cinguettio! Inoltre proprio questo strumento di comunicazione è diventato centrale nel flusso delle informazioni, mandando letteralmente in crisi i media tradizionali, dalla carta stampata alla televisione, dalle agenzie alla radio.

Ho pensato quindi di raccontare questi ultimi anni, dal “pranzo di Arcore” al “Patto del Nazareno”, che hanno stravolto il nostro Paese, modificando in profondità tanto la politica quanto il mondo dell’informazione che – stordito dal ciclone – appare quasi interamente schierato ed estasiato dagli annunci e dalle promesse che il bambin prodigio della sinistra italiana continua a narrare.

È stato un viaggio faticoso ma esaltante, specialmente per chi ha la passione per la Politica e per il Giornalismo (la maiuscola è fortemente voluta!). Se avete voglia di farlo con me, leggendo le pagine di questo libro, qui trovate tutte le informazioni su come acquistare una copia o scaricare un ebook!

Approfitto di questo post per ringraziare due cari amici: il primo è Daniele, al quale devo l’invenzione di questo hashtag che costituisce il titolo del libro.

La seconda è Stefania Porcelli, che avete imparato a conoscere su queste pagine per i racconti che ci regala da New York e che mi ha donato una stupenda prefazione.

Infine un grazie sincero a chi comprerà o regalerà il libro, a chi lo leggerà e a chi farà un po’ di pubblicità … che male certamente non fa!